Sesso, arriva il fumetto del bunga bunga

fumetto bunga bunga

Il bunga bunga diventa un fumetto. In tutta onestà? Non ce l’aspettavamo. Scemato momentaneamente il clamore in cronaca pensavano che qualsiasi cosa riguardasse l’ex premier italiano e le ipotetiche notti di sesso sfrenato nella sua residenza milanese passasse sotto traccia. Ed invece, improvvisamente, ecco uscire il fumetto “Ruby. Sesso e potere ad Arcore“.

Questa particolare produzione non è frutto di un semplice amatore: può contare infatti su un editore, la Round Robin, ed su una presentazione “ufficiale” attraverso le pagine de “Il fatto quotidiano”. E non ci risulta difficile pensare il perché. Quello che ci colpisce sia in modo positivo che negativo allo stesso tempo è che qualcuno si sia letto tutti gli atti processuali per creare un fumetto porno dove tette e culi si sprecano e sono abbondantemente disegnati.

Perché non prendiamoci in giro, l’idea della casa editrice di creare una collana, Tortuga, nella quale riprodurre sottoforma di graphic novel la vicenda giudiziaria è grandiosa, ma se rispetto al booktrailer il fumetto segue più la linea dell’anteprima diffusa, è fuori da ogni dubbio che oltre che una ricostruzione di cronaca il volume è anche puro materiale da masturbazione come tutti quei fumetti erotici che è possibile comprare in edicola. E ben venga che sia così, solo le divinità sanno cosa si è riusciti a creare negli ultimi anni ispirandosi al bunga bunga di arcoriana memoria. E tra tutti i parti della mente umana questo ci sembra il più consono.  Ecco la sinossi del fumetto:

Il Rubygate segna la fine di un’epoca. Il “sistema” che le inchieste giudiziarie non sono riuscite a scoperchiare in oltre vent’anni di accuse per evasione fiscale, corruzione, rapporti con la mafia e conflitti di interesse, viene scardinato in una sola notte, la notte della disfatta. Il punto di non ritorno si chiama Karima El Mahroug. Ci sono vittime e carnefici. Ci sono ragazze che si concedono ai desideri del Re. Ci sono personaggi inquietanti che entrano a corte come amici, pur nuotando nel mondo torbido della coca e del denaro facile. Ci sono giornalisti e politici, capi di governo stranieri e manager, impresari discutibili e soubrette arriviste. Nel Rubygate c’è il cuore del berlusconismo e del desiderio di molti. Sesso, potere e delirio di onnipotenza.

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