Sesso e scandali politici: c’è chi li trova eccitanti

Non passa giorno da qualche tempo a questa parte che non vi siano intere pagine che raccontano di scandali politici e sessuali di ogni sorta. Si parte da ciò che appare ovvio per naturali ragioni, fino ad arrivare all’insospettabile. Ma non ci interessa fare nomi. Non siamo qui per fare gossip quanto per fare una riflessione. C’è chi cerca notizie ed aggiornamenti a tal riguardo non perchè spinto da interesse politico, ma semplicemente perchè trova l’intera questione eccitante. Vogliamo provare a capire insieme perchè?

Una premessa: a meno che non sia interessata ad entrare nel giro, difficilmente una donna trova tutto questo attraente, soprattutto per la mancanza evidente di caratteristiche sensuali relative ai protagonisti maschili. Insomma, se l’occhio vuole la sua parte, noi donne siamo messe decisamente maluccio. Ci concentreremo quindi sul tentare di capire perchè alcuni uomini, ed è un fatto facilmente riscontrabile nei pochi commenti ai vari articoli  che non toccano la politica, trovano eccitante questo intero circo mediatico.

In primis, senza dubbio l’avvenenza delle giovin signore. Non ve ne è una senza uno stacco di coscia notevole o che non abbia lesinato in servizi di una certa tipologia. Insomma, basta sfogliare le cronache rosa di qualche anno fa per imbattersi anche in un ministro in siffate condizioni: tette al vento, gonnellina corta e sguardo ammiccante. Insomma, dei tanti nomi fatti non se ne salva una da questo cliche. Senza contare poi che molte di loro hanno avuto o tuttora godono di un certa popolarità televisiva. E facilmente verificabile quindi che ciò che era un sogno erotico televisivo, non ci mette nulla a diventarlo su carta, specialmente se la documentazione emersa tramite i giornali è tutt’altro che priva di particolari.

Poi, non va dimenticato, che il saper gestire, da parte di questi uomini, questa selva oscura di donne, rende il tutto ancora più sentito: perchè se uno riesce in una tal pratica, nella gestione di un harem così vasto, beh, anche Rocco Siffredi, non ce ne voglia, ogni tanto non regge il confronto.

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