Racconti erotici: Frane

Aim

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Sono donna, ma questo non ti da il diritto di scoparmi. Se ho voglia, porgo il mio corpo a mani, corpi e organi che intendo diffondere in me e dentro di me. Sono schiva e fredda perchè ho tormenti che non mi lasciano in pace. Il sesso è una spremuta del tuo frutto preferito. Sono io che decido quando ne ho voglia. Pretendo l’orgasmo solo per rabbia, in realtà non è quello che voglio, come lo voglio. Non trovo ancora la persona che mi fa venire come meglio mi appaga, gli uomini sono così meccanici di senso.

Ognuno di noi almeno quando fa sesso, dovrebbe preoccuparsi di sentire il piacere dell’altra persona. Senza senso risulta un movimento inutile. Gioco con l’acqua, quel liquido che ignora, che mi bagna e mi protegge. Nuda della mia fecondità, sono ribelle al mio simbolo di femminilità.

Prendimi, è il tuo momento. Entra nei miei buchi e poi vattene per sempre. Scopami finchè il tuo duro non ne ha abbastanza, finchè i tuoi schizzi sono ancora in vita. Ti piace mentre da dietro possiedi la tua felina, ti piace prendere il comando della situazione. Ti piace sbattere la tua arma dove la posizione resta invadente. Mi muovo al tuo andamento per cercare la mia emozione, il mio estremo bisogno.

Duri poco e io coltivo più tempo di te per risultare vincente. E’ deludente ogni volta non capire e svanire. Ti guido ma tu nella tua mente interpreti i miei segni come il calore di una vagina e basta. Non cogli le distanze e le mie indicazioni perchè sei troppo fiero di te. A me, tutto questo non aiuta.

Ci sono frane, quelle che mi cadono addosso. Ci sono rifugi, quelli che oltre a me, non trovo altrove.

[N.d.a. Potete leggere altri miei “Racconti Sexisti” o acquistare il mio libro “Diario di una Sexista” sul mio blog]

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