Italians do it better: ma sarà ancora vero?

Una volta, non mi stancherò mai di ripeterlo: Madonna girava senza pudore, anzi con una certa ostentazione, con una maglietta con una frase che passò alla storia: Italians do it better. La domanda che in questa assolata giornata di ferragosto ci poniamo è: ma è ancora così? Perché tra statistiche poco lusinghieri, eiaculazione precoce e giù per quella china, non è che il maschio italico sembri stare tanto per la quale ultimamente.

Insomma, a far gli smargiassi davanti ad un film porno con gli amici siamo bravi tutti, anche noi donne. Ma quando si passa all’azione, cosa o chi lascia il segno? Lo schiribizzo di proporvi questa riflessione covava già da tempo complice qualche scrittore birichino che in rete lascia la sua scia di divertenti volgarità, unito quest’oggi all’articolo di un noto giornalista che spiegava con quanta dovizia di particolari e soprattutto con quante parole, più di 3mila, gli italiani definiscono il sesso.

Senza contare le 700 ed oltre parole per indicare il pene, e le quasi 600 per la vagina. Sembra quasi che si perda così tanto tempo a trovare sinonimi per evitare di utilizzare lo stesso tempo per la pratica. Ma questo non è un problema dei soli uomini… è anche delle-e-colpa delle donne che ultimamente, almeno su carta sembrano tutte delle virago assatanate.

Frustini e collari? Suvvia, non siamo mica tutte Rihanna, in grado di spendere ogni giorno più di mille dollari in sexy shop tra falli di gomma e lubrificanti vari. Non prendiamoci in giro. Certamente non si disdegna l’acquisto di qualcosina, ma nella maggior parte dei casi il rappresentante dell’italica categoria dei maschioni mal tollera il vibrante amico della donna.

Ed ecco che tra problemi personali e crisi di fantasie, l’uomo italiano sembra stia perdendo non solo una sorta di orgoglio maschio, ma quella sua capacità di ammaliare e farlo meglio degli altri.

Condividi l'articolo: