Il sesso a pagamento raccontato in un fumetto

Chissà che cosa avranno pensato le ex fidanzate del fumettista Chester Brown dopo aver saputo dell’uscita della sua ultima raccolta di vignette: Paying for it. Sicuramente non deve essere stato gratificante sapere che l’uomo con cui si è condivisa una storia d’amore avesse collezionato tante “storie a pagamento” da doverci addirittura scrivere un libro intero.

L’ultimo lavoro di Brown è una raccolta di vignette, un fumetto autobiografico che racconta le vicende del protagonista, un uomo che ha avuto la precisione (senza alcuna vergogna, tra l’altro) di raccontare tutte le sue avventure erotiche, pre e post compreso. Chester Brown, intrappolato da una ex fidanzata freddina, si trova così obbligato a dover cercare relazioni a pagamento lanciandosi tra le braccia di numerose donne, tutte bellissime e sessualmente meccaniche, e a vivere storielle senza passione e costellata di fredde e veloci eiaculazioni. Paying For It è il diario erotico del fumettista e al tempo stesso un interessante spaccato del mondo della prostituzione che viene analizzato da vicino e raccontato dagli occhi di un cliente abituale lungo un periodo di 14 anni; quasi un documentario vero e proprio raccontato con un tale realismo da far sembrare meccanica anche la fellatio più eccitante. La scelta della prostituzione non è vissuta come illogica dal personaggio ma viene recepita come totalmente sana e comprensibile, soprattutto se analizzata attraverso gli occhi (e la matita) di un autore così cinico capace addirittura di paragonare l’arrendevolezza di una prostituta con quella di un fidanzata o di una moglie che, a causa di una giornata negativa, farebbe davvero a meno di accontentare il partner e che però si trova obbligata ad accontentarlo per non ferire l’orgoglio del suo uomo.

Il libro è molto atteso negli Stati Uniti e siamo sicuri che farà discutere soprattutto perché l’autore ha confessato di voler difendere a tutti i costi il mestiere più antico del mondo… Siete curiosi, vero?

[Photo Credits torontostandard]

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