Erika Lust: “Il sesso non è un atto meccanico”

Erika Lust è una certezza. Regista svedese impegnata nella post produzione del suo ultimo film, “Cabaret desire”. Ellinor Hallqvist il vero nome, 34 anni, vive a Barcellona ma è originaria di Stoccolma dove realizza film pornografici per sole donne.

La sua ultima intervista per la Stampa.it ci ricorda il percorso della donna. Primo film a luci rosse visto a 15 anni.

Non potevo fare a meno di sentirmi in colpa. È stato il primo segnale che c’era qualcosa di sbagliato nell’industria pornografica tradizionale. Poi, all’Università ho studiato il femminismo e ho cominciato a pormi diverse domande. Per esempio, qual è il ruolo della donna nella società, perché ci sono così tanti pregiudizi verso le donne non sposate, perché una ragazza che ha molti partner è chiamata “puttana” mentre a un uomo non succede. E ancora, com’è possibile che i media riescano ogni giorno a creare un’immagine delle donne così stereotipata? Perché il porno è destinato solo a un pubblico maschile come se alle donne non piacesse il sesso? Perché non possono confessarlo a meno di essere considerate delle “poco di buono”? Insomma, perché il diritto a provare piacere sessuale è sempre negato alle donne? Dopo gli studi ero piena di idee su come mostrare al mondo che era possibile un altro tipo di pornografia che si concentrasse sulla sessualità e il desiderio femminile. Così ho girato il mio primo film e ho preso la decisione di trasferirmi in Spagna dove ho incominciato a lavorare per diverse case di produzione, coordinando il lavoro degli attori e la logistica.

Il suo pubblico? Metà donne e metà uomini. Erika si dice inoltre fan di Sofia Coppola ed è autrice di libri come “Erotic bible to Europe” e “Good Porn, a women’s guide”.

Un’ultima perla:

Il sesso non è un atto meccanico, è un’esperienza, una connessione che si stabilisce insieme a un’altra persona. Non sto parlando necessariamente di amore, ma di passione, eccitazione e piacere.

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