Collette per girare film porno?

collette girare film porno

Una colletta per girare un film porno. E’ questo che sta accadendo nel settore dell’intrattenimento per adulti. Le piccole realtà del settore, spesso in grado di produrre delle vere e proprie chicche del genere erotico, stanno man mano cadendo sotto la scure della crisi. E si trovano costrette, tramite la rete, a richiedere il contributo della gente tramite il “crowfunding”.

Il concetto, di per sé, non è sbagliato: anche alcuni bravi cantautori italiani abbandonati dalle case discografiche perché fuori dal contesto reality o simili, si sono mossi in tali direzioni con risultati più o meno validi. Pensare però a delle produzioni pornografiche costrette a ricorrere a questi mezzi, fa onestamente più tristezza. Forse perché si è arrivati ad un punto dove ci si deve chiedere davvero in quale modo andare avanti. Ci si può eccitare molto se si trova un sito che annuncia tout court di avere video porno per ipad gratis (ad esempio) ma se presto non ci fosse più niente da vedere?

Immaginatevi una grande produzione modello Vivid Entertainment. Blindata totalmente ed a prova di leak (non stiamo parlando del porno di Sara Tommasi diffuso in rete praticamente nello stesso momento della commercializzazione del dvd, N.d.R.): se spariscono le piccole produzioni cosa si fa? Ci si affida solo ai video porno amatoriali ed a chi decide di fare sesso su Cam4? Non è plausibile come ragionamento, anche se a livello etico ed economico per l’utente rappresenterebbe forse una manna dal cielo.

Questo problema si sta presentando con più vemenza nel porno gay. Per una Bel Ami che continua a intascare soldi a palate vi sono decine di produzioni minori costrette a smettere per mancanza di fondi.  Cosa ne dite? Voi dareste dei soldi per partecipare alla produzione di un film porno? Sareste disposti a donare in cambio dei benefits che di solito vengono offerti?

Photo Credit | Thinkstock

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