Car sex, ora si rischia il carcere: è giusto?

Da ora essere sorpresi a fare del sesso in auto costa di più rispetto al pubblico ludibrio ed una salata multa per “atti osceni in luogo pubblico”. A scoprirlo sulla propria pelle due giovani di Biella, che ora rischiano, grazie ad una sentenza della Corte di Cassazione, una pena da tre mesi a tre anni di reclusione. Ed il tutto perché un po’ troppo… focosi? Vi sembra giusto?

Riflettiamo insieme sul tema. L’automobile, è innegabile, è il posto di elezione per il sesso quando non si ha una casa disponibile o un luogo chiuso dove recarsi. E tralasciando il car parking sex come vero e proprio vizietto di tendenza regolato da annunci e codici segreti, quella del sesso in auto è una pratica pressoché innocua se si sceglie il posto giusto e ci si protegge da occhi indiscreti.

Facendo un piccolo giro tra gli articoli di cronaca si scopre che la dura decisione del tribunale era relativa al fatto che i due giovani fossero stati beccati completamente nudi. Disposti a pagare qualsiasi tipo di ammenda per il loro comportamento, i due sono stati comunque gettati in pasto alla giustizia. Che proprio in questi giorni ne ha sancito la possibile fine. La più grande disattenzione dei due? Quella di non aver coperto i vetri.

Citiamo dalla sentenza:

Praticare attività sessuale che comporti qualsiasi tipo di nudità, è di per se da considerarsi un offesa al pudore ed alla pubblica decenza in qualsiasi condizione, anche se si è in luoghi isolati e non illuminati, in quanto sono sempre da considerare luoghi pubblici, e quindi fruibili da tutti i cittadini, bambini e minorenni compresi.

Dove consta il vero problema sul quale riflettere? Sul fatto che ora un rapporto sessuale in auto, poco importa il luogo, è un crimine molto più grave di qualsiasi tipo di furto. E sebbene le ultime cronache politiche ci portino a sghignazzare un po’ alterati che si tratti di un controsenso, questa è la realtà dei fatti.

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