Fidanzato in affitto: nel nuovo romanzo di Eliselle, tutti i vantaggi di un uomo a noleggio

Quasi quasi mi prendo uno schiavo…

Quante di noi ci hanno pensato, almeno una volta? Nell’ultimo romanzo della giovane scrittrice Eliselle, questo pensiero diventa finalmente realtà, e i vantaggi di avere un uomo “a noleggio” vengono finalmente alla luce, senza tabù o moralismi. In “Fidanzato in affitto”, il rapporto dominatrice/schiavo che lega l’aspirante Mistress, protagonista del libro, al suo giovane schiavo viene raccontato con semplicità e soprattutto con molta naturalezza, quasi a farsi beffe di chi oggi si ostina a considerare il mondo fetish, con le sue Mistress e i suoi slaves, come una perversione, e non come uno stile di vita “alternativo”.

Protagonista del libro è la giovane, fragile, e un po’ imbranata Cristal, da sempre innamorata del suo Max, un uomo arrogante e prepotente, che un bel giorno decide di piantarla nel mezzo di una cena, di rompere il fidanzamento all’improvviso, perché stanco di lei. Triste e depressa, Cristal sceglie di reagire al dolore in maniera molto singolare. Su consiglio di Morgana, bellissima dominatrice lesbica che frequenta ambienti sadomaso, Cristal decide di prendersi uno schiavo, che le dia una sana iniezione di autostima. Infatti, cosa c’è di meglio che avere uno schiavo adorante a disposizione per tutto il giorno? Uno che paga l’affitto, fa le pulizie, la spesa, ti porta in giro in macchina dove vuoi tu, pronto a fare da autista e da facchino, se c’è bisogno. Uno a cui non hai bisogno di dire grazie, o di scusarti per i tuoi continui sbalzi d’umore, o per aver alzato la voce dopo una giornata pesante. Insomma, un uomo-zerbino, uno a cui non importa se lo maltratti di continuo, perché alla fine non smetterà mai di adorarti, anzi, col tempo arriverà perfino a venerarti, proprio come una divinità.

C’è bisogno di aggiungere altro?

Fidanzato in affitto di Eliselle non è solo un modo per avvicinarsi, senza timore, all’universo fetish, descritto qui nella sua “normalità” E’ soprattutto un bel libro, un racconto scorrevole e ironico, che si legge d’un fiato. Una storia non priva di divertimento, dove la vita quotidiana di un’aspirante Mistress viene descritta, e in qualche modo “alleggerita” dall’atmosfera da fiction americana, che si respira in tutte le pagine.

Condividi l'articolo: