Ylva Maria Thompson celebra il femminismo con una collezione di vagine

Quella che prima poteva essere una curiosa novità, ora sembra essere diventata una banale tecnica artistica tanto che sono sempre più frequenti gli artisti che, per vivere, iniziano a ritrarre le vagine delle donne che incontrano a suon di gesso e sorrisi. Dopo Jamie McCartney (se ve lo siete perso, andate a rivedervi il suo “muro vaginale” cliccando qui), ora è la brava Ylda Maria Thompson a voler celebrare il femminismo facendo sdraiare davanti a lei le donne che più meritano di essere “ritratte”.

L’avventura della scultrice inizia nel 1999 quando decide di aprire i casting per trovare le sue 100 donne, le fortunate che poi avrebbero mostrato al mondo la loro vagina nel progetto “Anonymous Exhibitionist”, un modo per aiutare le donne ad accettarsi per quelle che sono e per mostrare che le differenze sono quelle che ci rendono davvero uniche. L’artista si è raccontata ai giornalisti parlando loro delle donne che ha incontrato e del loro rapporto con la sessualità e la parte più nascosta di loro: la vagina di una donna ha infatti davvero molto da raccontare; il suo aspetto dice all’artista quanto amore c’è stato nella vita della sua donna, quanta passione e affettività ha coinvolto la persona che le siede davanti. Al tempo stesso, come ha raccontato la stessa artista, ci sono anche molte donne giovani che non hanno mai avuto il coraggio di guardarsi, quasi come se provassero vergogna per le loro forme e l’aspetto di una parte di loro stesse molto personale, anche per loro la mostra è stata un modo di potersi guardare davvero e scoprire che non c’era nulla di cui vergognarsi.

Ylva Maria Thompson ha poi svelato il suo nuovo progetto: l’artista ha ammesso di aver iniziato a lavorare con i peni e di aver già qualche stampa disponibile ma il tutto per ora è assolutamente top secret. Rimarremo in attesa di avere qualche foto!

[Photo Credits edenfantasys]

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