Petting, le coccole dimenticate

Si chiama Petting, ma nella lingua più comune sono le coccole o i cosiddetti “preliminari”. Provate a pensare all’ultima volta che avete avuto, o avete fatto delle coccole. Purtroppo sembra un discorso scontato, ma spesso ci si dimentica di una semplice intimità che va oltre il classico “fare sesso”. Il petting è una pratica, che non include un vero rapporto sessuale, ma può indurre ad arrivare a questo. Un bacio, una carezza o un abbraccio, sono azioni che comunque portano attrazione, eccitazione e coinvolgimento.

Possono esserci situazioni di “heavy petting”, cioè petting pesante o spinto che avviene con una masturbazione reciproca o sesso orale. Anche un semplice tocco, uno sguardo provocatorio o dei movimenti erotici, sono considerati delle “effusioni” di natura sessuale. Nell’ambito della cultura fetish o del BDSM, il petting è inteso come tortura erotica, e cioè il tocco di organi genitali, l’interpretazione dei ruoli sessuali, i giochi e tocchi con vari oggetti o il legare.

Video fetish: latex e carezze

Immaginate la scena: due splendide modelle fetish che si baciano e si accarezzano inguainate in aderentissimi tubini di latex rosso e blu.

Il video lo trovate subito dopo il salto.

Zone erogene…conosciamole meglio

Le carezze ci mandano in estasi; conosciamo le nostre zone erogene e quelle del nostro compagno. Tuttavia, qualche volta ci sentiamo insoddisfatte e non riusciamo a raggiungere l’orgasmo. Questo perché – forse – il nostro partner non ha usato bene “tutte le armi a sua disposizione”. E magari anche noi avremmo potuto fare quel “qualcosa in più”.

Facciamo attenzione che la pigrizia non diventi un’abitudine, perché si potrebbe rischiare di rendere il rapporto monotono. Anzitutto: cercate di non andare “subito al sodo”, saltando i preliminari (che soprattutto a noi donne piacciono molto): Uomini, volete un consiglio per farla impazzire? La buona regola, vecchia come il mondo, è quella di rallentare, indugiare nei preliminari, esplorando il corpo palmo a palmo. Le donne, si sa, non aspettano che piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare. Non andate di fretta e fermatevi sul mento. Riprendete e concentrate le vostre attenzioni sulla fronte, con tocchi leggeri. Sappiamo che le zone erogene più conosciute sono i genitali ed i capezzoli ma c’è molto altro da sapere per piacere e stare bene.

Infatti è il cervello la zona erogena per eccellenza: è proprio da “lui” che dipende l’aumento del desiderio e la conseguente crescita del piacere. La nuca contiene molte terminazioni nervose e mordicchiarla è un potente afrodisiaco.

Passiamo al collo, che deve essere massaggiato con lentezza, vicino all’attaccatura dei capelli. Passate poi all’orecchio (e questo vale sia per la donna che per l’uomo), che dovrà essere stimolato con la lingua ed ovviamente con la bocca. Ah, la bocca! Altro punto caldo. Che deve essere baciata continuamente: lungamente e profondamente. E poi scivolare piano fino all’ombelico, parte poco esplorata..ma che andrebbe invece scoperta.