Annunci immobiliari: quando lo spot diventa sexy

Il sesso e una bella donna seminuda vende. Sempre. Insegne stradali, giornali, televisione: tutti i mezzi di comunicazione principali sono letteralmente invasi da messaggi pubblicitari a doppio volto e, se qui in Italia, si cerca di contenere (o almeno si prova) il tasso erotico dei messaggi inviati al grande pubblico, in America gli scrupoli non se li fanno davvero.

Gli esempi sono moltissimi ma oggi abbiamo pensato di presentarvi due video di un’agenzia di comunicazione che ha creato degli spot pubblicitari che piaceranno sicuramente ai clienti uomini, e che magari risulteranno un po’ eccessiva a tutte le donzelle.

Lo scopo dello spot è quello di presentare una casa sfitta in cerca di proprietario, e come fare senza l’aiuto di una giovane e bellissima donna in coulotte e reggicalze? Impossibile, vero? Nei due video che vedrete in seguito saranno proprio queste bellezze a presentarvi la casa con una scenetta che sfiora la cinematografia domestica. Nel primo infatti, la protagonista è una ragazza formosa legata a una sedia e, grazie alla sua abitazione moderna e ricca di comfort elettronici, riuscirà a chiedere aiuto a un gruppo di aitanti maschioni che arriveranno alla casa della vittima in elicottero. Nell’attesa, lei descriverà agli agenti (e anche ai telepettatori) la sua posizione e le caratteristiche della casa in vendita: il numero delle camere, la data degli ultimi lavori di ristrutturazione, i materiali usati per la costruzione e molto altro.

L’idea degli spot pubblicitari immobiliari in chiave erotica è stata partorita dalla geniale mente di due soci in affari, Ian Adams e Adrian Jenkins, che tra una scena ammiccante e l’altra parleranno del loro progetto e della casa in vendita. Godetevi il video, ma prima lasciateci dare un piccolo consiglio a tutti i futuri compratori: se vi siete innamorati della casa in questione evitate di mostrare la fonte alla vostra bella moglie. Adams e Jenkins non forniscono servizi di divorzio…

[Photo Credits vis-soft]

Condividi l'articolo: