Porno online: parliamo di ricerca

Il porno è una delle cose più ricercate in rete, da sempre. Inutile fare i finti moralisti, esso rappresenta un po’ l’ago della bilancia di ciò che va o non va in rete. Ora qualcuno ha deciso di studiare i consumatori di sesso in rete. E lo ha fatto attraverso una ricerca pubblicata in un libricino dal titolo “A billion wicked thoughts”, ovvero “Un miliardo di cattivi pensieri”.

Si tratta di un volume che ovviamente punta a profilare il fruitore medio di siti porno.

Come normale che fosse, tutto dipende da ciò che si cerca e da chi lo cerca. Convenzionalmente si pensa che ad usufruire del porno in rete sia solo l’uomo. Come le ultime indagini di mercato illustrano e questo libro conferma, la realtà non è pari a ciò che si pensa. Sebbene il 75% dei visitatori risulti essere sempre di sesso maschile, almeno il 25% delle donne che navigano dedica parte del suo tempo alla visione di siti pronografici.

Le percentuali ovviamente cambiano se si inizia a parlare di pornografia a pagamento. In questo caso la donna proprio non vuole sentirne parlare e la percentuale massima delle iscrizioni a siti porno a pagamento richieste da donne ( o meglio da carte di credito intestate a donne) tocca il 2%.

Passando invece ai gusti di chi naviga, sebbene ad essere maggiormente ricercate siano ancora le ragazze giovani, una certa fetta  di ricerca fa capo alle donne mature. Sempre più uomini ricercano sui motori dedicati donne fino ai 50 anni rispetto a ragazze di diciannove, venti anni.

E non finisce qui: sempre più persone sono infatti  alla ricerca, secondo lo studio, di video porno su donne ancora più anziane. Trend che va ad unirsi alla ricerca di donne un pochino più in carne rispetto a modelli più scheletrici. E per una volta, dati alla mano, le dimensioni contano: i siti con pornostar ben dotati sono più visitati anche da uomini etero.

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