Hostess nude per protesta

calendario-air-comets

C’è chi sostiene che la parte nera della crisi economica ce la siamo lasciata alle spalle, chi assicura che il peggio deve ancora venire. Opinioni di esperti a parte, molte aziende chiudono e si sa che a soffrirne è soprattutto il personale. Non tutti però reagiscono allo stesso modo alla perdita del lavoro, soprattutto se ci sono di mezzo stipendi arretrati.

l’Air comet Airlines, compagnia aerea spagnola, ha chiuso i battenti per fallimento a dicembre, senza pagare gli arretrati  al personale di bordo, e ancora oggi nessun dipendente ha ricevuto gli stipendi dovuti.  Dalle ceneri dell’azienda è  quindi emersa la nuda protesta delle hostess contro l’ingiusto trattamento subito.

Un esercito di bellissime assistenti di volo, stufe di manifestare da mesi contro la compagnia aerea spagnola senza essere prese in considerazione ma decise a recuperare gli stipendi mai ricevuti, ha riposto gli abiti da lavoro nelle cappelliere per posare senza veli e realizzare un calendario di denuncia. Inutile dire che l’iniziativa ha ottenuto l’immediato interesse della stampa internazionale.

Ogni mese dell’anno immortala una hostess diversa, rigorosamente nuda e ammiccante ma mai volgare. Sorrisi sensuali dalla cabina di pilotaggio, o languidi sguardi dall’alto del reattore, accompagnano lo scorrere del tempo. Le immagini ricordano il calendario realizzato nel 2008 dalle hostess della compagnia aerea irlandese Ryanair, ciò che differenzia le due iniziative è lo scopo.

Le Desnudas d’altra parte hanno alle spalle predecessori di tutto il modo che sfruttano la nudità come arma di dissenso perchè estremamente efficace e di sicuro impatto mediatico. Attivisti, animalisti, no global, pacifisti, sono in molti a svestirsi per protestare pacificamente. Basti pensare alle milioni di persone provenienti da tutto il mondo che si spogliano per formare con i corpi nudi parole di pace, o il famosissimo bed-in di protesta e le varie foto che ritraggono John Lennon e Joko Ono nudi abbracciati contro la guerra in Vietnam.

Condividi l'articolo: