Videogiochi erotici: She has a dildo

videogiochi eroticiSe parliamo di videogiochi erotici  e nominiamo She has a dildo, è fuori di ogni discussione che si sa già dove va a parare.  Ovviamente i sex toys in generale acquistano un valore particolare all’interno dell’intera vicenda, specialmente se a coadiuvare il tutto vi è un’atteggiamento da porca della protagonista. E credetemi che se uso questo termine eccessivamente “colloquiale” una motivazione più che seria persiste alla base.

Come chiamereste voi una che non solo si fa trovare praticamente nuda al rientro a casa ( e ci può stare )  e che portata al ristorante inizia a palpeggiarsi come se avesse le pulci? Scherzi a parte, su parla di un gioco nel quale per arrivare all’agognata meta bisogna rispondere a diverse domande e sorbirsi tutta una serie di dialoghi. Va da sé che in qualche modo vi era la necessità di rendere appetibile l’intero iter.

Volendo tralasciare la parte “scritta” che davvero dall’insulso si stacca ben poco, la cosa “simpatica” dell’intera questione è che la giovin signora (ovviamente programmata in aspetto ed azioni secondo il più stupido dei clichè eterosessuali, n.d.r) prima ti tratta male se le dici che hai pronta per lei una bella scatola piena di sex toys vari, e poi quando si profila per lei una completa astinenza da pene, decide che per evitare tale spreco, forse “qualcosa con i giocattoli dell’amore si può fare” , ma devi sbrigarti a toglierle le mutandine.

Quando si incontrano giochi del genere…non si sa se ridere o piangere. Due cose sono apprezzabili di questo gioco però: l’audio ed una discreta difficoltà, rispetto agli altri dello stesso genere, di far raggiungere il piacere alla donna. Per ciò che riguarda la parte sonora,  con quello che solitamente si trova in giro, si può asserire senza paura di essere smentiti di aver raggiunto il nirvana. Per il resto… se il genere è apprezzato, si ha il pane per i propri denti.

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