Videogiochi erotici: Crossing cups Family Guy’s Edition

videogiochi erotici crossing cups family guy editionC’è un solo modo per rendere pressoché accettabile un videogioco erotico “liberamente” ispirato ad un cartoon di successo: quello di passare per una gallery erotica. Qualsiasi altra tipologia di revisione è scarsamente accettabile. Cartoon Valley ha deciso di rendere in versione porno il cartone “Family Guy”, conosciuto da noi come “I Griffin”. Il risultato ottenuto con Crossing cups Family Guy’s Edition? Lo scopriremo insieme.

Per una volta, se non si fa troppo caso a qualche sfumatura nei disegni, va detto che il risultato è decisamente superiore alla sufficienza. Anche solo basandosi sulla risoluzione delle immagini. Raggiungere il goal del gioco, e quindi sbloccare le gallery da visionare non è facilissimo, soprattutto se vi approcciate al gioco considerandolo come semplice “svuotapalle” (difficilmente le donne potranno trovare eccitante questo gioco anche se fan della serie televisiva, N. d.R.)

Ad ogni modo, posizioni sessuali a parte (e se ne vedono delle belle), il divertimento di questo gioco, passata la parte iniziale di conquista che si basa sul seguire il percorso di una monetina con tre bicchieri (e credeteci non è facilissimo sempre) è quello di vedere questi personaggi fare quello che sicuramente avrebbero fatto già nella serie a cartoni se non vi fosse una benedetta censura nei confronti dei contenuti per renderli pubblici e visibili ad orario decente.

Tradotto: quello che riescono a fare Lois e Peter nella prima gallery è niente in confronto a ciò che Quagmayer e Peter Griffin riescono a mettere in atto in contemporanea sulla svampita e bionda fidanzata di Brian. Un threesome da paura dove sesso anale, sesso orale e doppia penetrazione sono all’ordine di ogni foto. Materiale decisamente spinto ed hardcore come pochi. Ricordatevi però che non parliamo di hentai, qui la caricatura dei personaggi c’è e si vede. Concludendo, si tratta di un gioco simpatico, per chi ama il genere. Se si cerca il realismo, meglio andare su altri lidi.

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