Viaggio in vagina, quando il sesso e protesta incontrano l’arte

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Un viaggio nella vagina, ma non come percorso erotico da fare proprio, quanto una  testimonianza di una raggiunta consapevolezza sessuale ed individuale. E’ questo il senso dell’installazione presente in un ex carcere femminile a  Johannesburg, in Sudafrica. Non l’atto sessuale in sé, ma una fotografia delle donne che hanno sconfitto la repressione.

Giant walk-in vagina” è il nome originale dell’installazione artistica di Reshma Chhiba costruita in un’ex prigione femminile di Johannesburg. Parliamo dello stesso luogo di detenzione nel quale tanto tempo fa è stata rinchiusa anche Winnie Madikizela-Mandela, ex moglie di Nelson Mandela. Accadde nel 1958, quando la donna, insieme a tante altre, venne imprigionata per aver protestato contro l’apartheid.  L’installazione fa parte più generalmente di una mostra intitolata “The two talking Yonis“, ovvero le due vagine parlanti. Se vi state chiedendo a quale lingua appartenga il termine yonis vi rispondiamo subito: è sanscrito.  Racconta Reshma Chhiba in merito alla sua opera:

E’una vagina che urla all’interno di uno spazio che una volta conteneva le donne maltrattate, è una rivolta contro questo spazio.

Ed  è facile comprendere le parole dell’artista se si pensa che all’interno di questa vagina lunga dodici metri si entra scalzi come in uno spazio sacro e le persone vengono accompagnate da suoni di risate e urla. Gli stessi suoni che molto probabilmente si potevano ascoltare nella prigione ai tempo del suo funzionamento.  I materiali usati per costruire questo immenso organo sessuale femminile sono stati acrilico e lana. Semplicità ed efficacia. E’ innegabile che il sesso, incontrando l’arte in questo caso funzioni come una catarsi per l’artista.  Di sicuro è un percorso decisamente chiaro di riaffermazione della donna, anche attraverso la sua stessa sessualità.

Nel video che abbiamo trovato ed inserito per voi a calce dell’articolo potrete constatare con i vostri occhi cosa possa significare attraversare questo particolare passaggio. E come possa essere scioccante farlo dal vivo.

Photo Credit | Getty Images

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