Sesso e televisione: gli spot che in Italia non vedremo mai

Il lungo weekend di ferragosto ci suggerisce di scegliere per questo sabato qualcosa di divertente e leggero di cui parlarvi. Abbiamo quindi pensato di fare una piccola ricerca sulla rete riguardante tutte quelle pubblicità che qui in Italia, per motivi di “bigotteria” molto probabilmente non vedremo mai, o non abbiamo mai visto nel corso degli anni. Pubblicità ammiccanti e piena di doppi sensi in grado di suscitare un’euforica e completa ilarità alla visione.

Hai un bell’appartamento? Fai più sesso! Ecco lo spot

Come si può convincere i newyorkesi single a cambiare appartamento e ad acquistarne uno più lussuoso in tempi di crisi? La risposta si trova, ancora una volta, nel sesso. Un’agenzia immobiliare di New York ha annunciato di aver pronti una serie di spot e cartolloni pubblicitari che riusciranno nell’intento di far cambiare casa e moltissimi uomini e donne single. La prima pubblicità ad essere stata lanciata è proprio quella che vedete qui sopra: “Non mi ricordo il suo nome, ma il suo appartamento…”, una scritta rosso fuoco che si staglia su uno sfondo nero e l’immagine di una coppia che fa sesso sul pavimento.

La pubblicità SEAT che non piace a YouTube

In inglese si dice Sex Sells, cioè il sesso vende. E che ci piaccia o no le cose stanno così, tanto che nella pubblicità l’accoppiata “bella ragazza mezza nuda” e “prodotto da lanciare sul mercato” viene usata spesso. Così spesso che può dare fastidio. Alcuni spot in passato sono stati bollati come pubblicità offensive nei riguardi delle donne, altri invece sono passati indisturbati.

Ma questo non è il caso dell’ultima campagna SEAT, il cui video su YouTube è stato sottoposto a limiti di età in base alle norme della community. Non si capisce bene se l’iniziativa sia partita da YouTube o da chi gestisce il canale ufficiale, ma guardate il video.

Sesso e pubblicità: quando il doppio senso funziona

Sebbene c’è chi ultimamente sta sostenendo che la provocazione non vende più, il connubio tra sesso e pubblicità ha sempre funzionato. Non bisogna infatti confondere la mancanza di eccitazione data dallo svelato totalmente all’influsso che da sempre la sessualità immette in qualsiasi attività, ivi compreso il marketing.

Perché è inutile negarlo: il vedo non vedo  del doppio senso acchiappa ancora. E vogliamo chiedere la vostra opinione su una gallery a tal proposito che vi posteremo.  (immagini dopo il salto)

Annunci immobiliari: quando lo spot diventa sexy

Il sesso e una bella donna seminuda vende. Sempre. Insegne stradali, giornali, televisione: tutti i mezzi di comunicazione principali sono letteralmente invasi da messaggi pubblicitari a doppio volto e, se qui in Italia, si cerca di contenere (o almeno si prova) il tasso erotico dei messaggi inviati al grande pubblico, in America gli scrupoli non se li fanno davvero.

American Apparel: la pubblicità erotica a punta di matita

American Apparel, marchio produttore di indumenti intimi e abbigliamento di qualità, ha da poco lanciato una nuova campagna pubblicitaria che lascia ancora perplesso il mercato e il consumatore.

L’idea? Sponsorizzare i propri capi di vestiario utilizzando modelle seminude che ammiccano allo spettatore sfilandosi mutandine, calze e vari indumenti con fare lascivo e seducente.

Suit Supply, la pubblicità che fa scandalo

Ci si può ancora scandalizzare per una pubblicità dai toni forti? Diremmo proprio di sì. E scandalo hanno creato in mezza Europa i manifesti pubblicitari di una nota casa di moda olandese, la Suit Supply.

Capi di abbigliamento venduti solo in Belgio, Olanda, Lituania e Inghilterra. Proprio qui, nella terra della regina Elisabetta, i cartelloni pubblicitari sono stati considerati scandalosi, pornografici. Basta dare un rapidissimo sguardo alle immagini per rendersi conto del contenuto fin troppo chiaro. Scene troppo allusive , alcune addirittura censurate. E se non bastasse, sono arrivate centinaia di proteste all’Antitrust per eliminare i cartelloni pubblicitari dalle città.

Donne e pubblicità: altro sexy tabellone

Abbiamo affrontato spesso i vantaggi del binomio donne e pubblicità e, come già avrete compreso, il corpo femminile diventa la chiave per attrarre il consumatore, sia maschile, il quale non riuscirà a staccare gli occhi da una bella e provocante ragazza, che la consumatrice femminile, speranzosa di volersi e potersi rispecchiare nella bella giovane.

Come molto spesso accade però la maggior parte delle campagne pubblicitarie sembra essere creata più per piacere ai signori uomini che per farsi apprezzare dall’universo femminile, come nel caso che state osservando…

Spot sexy: il cunnilingus di Justin Timberlake

Justin Timberlake cantante pop dall’appeal decisamente sexy, quest’anno ha fatto il suo debutto come regista. Ma al contrario di tanti suoi colleghi, Justin non ha scelto il cinema ma la pubblicità per il suo esordio, e ha diretto due brevi spot tv per la 901 Silver Tequila, dove le allusioni sessuali si sprecano e il messaggio sembra essere uno solo: liquore=sesso e sesso=liquore.

Tra dark ladies e ambienti sofisticati ma un po’ lascivi, con tanto di uomini legati e imbavagliati a fare da arredamento, Justin Timberlake ci mostra che basta un sorso di tequila per mettere un uomo in ginocchio. Per fare cosa? Giudicate voi, ma a me sembra proprio sesso orale, e per l’esattezza un bel cunnilingus.

Amiche di Cooletto, date retta a Justin. Per prima cosa guardatevi il video dello spot che trovate dopo il “salto”. Poi invitate il vostro lui a cena e offritegli da bere. Se il trucco funziona avete scoperto l’elisir della felicità.

Auto e sesso: quando lo spot si fa hot

donne e motori

Sesso e motori, automobili e belle donne… Quando si parla di fare felici i maschietti niente sembra porre limite alla fantasia dei pubblicitari delle grandi case automobilistiche.

Eppure, dobbiamo ammetterlo, non è sempre così: il limite spesso c’è, eccome se c’è. Pensiamo ad esempio agli spot che siamo abituati a vedere in tv, o al cinema prima che inizi il nostro film. Raramente abbiamo trovato ammiccamenti e scene esplicitamente sessuali, mentre sono frequenti gli spot in cui una bella donna (più o meno vestita) viene inquadrata nel sedile posteriore, specie se si tratta di una donna chic e di un certo rango, o nel sedile anteriore per suscitare forza ed indipendenza: pensate ad esempio alla bella Carlà che, in un noto spot pubblicitario, suonava la sua chitarra seduta sul sedile posteriore di una comoda berlina ammiccando ed emanando sensualità da tutti i pori. Sensualità sì, ma non erotismo.