Sottomissione femminile: ecco come funziona

Se hai letto Cinquanta sfumature di grigio e sei convinta che la sottomissione femminile sia il tuo futuro, tanto che non vedi l’ora di diventare una slave, datti una bella calmata! Un libro è solo un libro, il BDSM invece è cosa seria e non va preso alla leggera.

C’è tanto da imparare sull’argomento, come tante sono le differenza tra la relazione sadomaso fittizia tra Christian Grey e Anastasia Steele e una relazione sadomaso reale. Perciò se stai pensando di mettere un annuncio su Facebook del tipo “Schiava cerca Padrone che la frusta”, fai subito marcia indietro, altrimenti finirai per metterti nei guai, e invece del miliardario corri il rischio di incontrare qualche malintenzionato.

Denuncia il marito per maltrattamenti ma ha firmato un contratto di schiavitù: chi ha ragione?

Una commessa padovana ha denunciato il marito per maltrattamenti e lo ha buttato fuori di casa. La notizia è di ieri, e sembrerebbe identica alle tante storie di violenza sulle donne che purtroppo ascoltiamo troppo spesso al telegiornale, se non fosse per la natura particolare del rapporto che vede protagonista i due ex coniugi.

La donna infatti aveva firmato uno Slave Contract, cioè un contratto di schiavitù che nei rapporti BDSM crea un legame di appartenenza tra padrone e schiava. Un legame molto profondo e di natura consensuale, tanto che nel contratto veniva indicata anche una Safe Word, una parola di salvezza che segna la fine del gioco erotico se il Padrone supera certi limiti.

BDSM e sicurezza, qualche consiglio

La community BDSM (acronimo di bondage e di dominio, di sadismo e masochismo) negli ultimi tempi ha guadagnato una sempre maggiore esposizione mediatica, ma spesso non in positivo. Per questa ragione mi ritrovo ancora una volta a parlarvi di BDSM e sesso sicuro e consensuale, perché questi temini non vanno in disaccordo. Al contrario ci sono delle regole per sub e Dom che vanno rispettate per praticare il BDSM in piena armonia e sicurezza.

5 suggerimenti per slave e sottomessi

Non ci sono regole fisse nelle relazioni BDSM (tranne forse l’uso di una safe word), tuttavia dopo aver scritto i cinque suggerimenti per Master e Mistress, mi è sembrato giusto occuparmi anche della controparte, cioè gli schiavi o slaves e i sub o sottomessi.

Questi 5 buoni consigli vi aiuteranno ad esplorare la parte più nascosta di voi stessi e serviranno anche a rendere la relazione con il Master più profonda e duratura.

5 suggerimenti per Master e Mistress

Non c’è un manuale del BDSM, altrimenti ci priveremmo di gran parte del divertimento.  Però il gioco estremo si presta facilmente a equivoci e fraintendimenti, e anche la strada verso la Dominazione è lastricata di erbacce che bisogna estirpare. Non esiste il Padrone perfetto, e i cattivi comportamenti sono all’ordine del giorno, specie per chi pratica il BDSM da poco tempo.

Ecco allora 5 suggerimenti utili per Master e Mistress.

Nel BDSM è sempre lo slave che sceglie la Mistress

Lo abbiamo ripetuto più volte: nel BDSM è sempre lo schiavo che sceglie la sua Padrona, non il contrario. E lui ha la facoltà di andarsene quando gli pare. La cosa probabilmente farà inorridire alcune Mistress (e Master) della comunità sadomaso, ma questa regola non va mai infranta. Soprattutto quando la Mistress pensa di cedere lo slave a qualcun’altra come se fosse un oggetto. Ma il BDSM non è una vera schiavitù, ma un gioco erotico tra adulti consenzienti, non dimentichiamolo.

Come succede in tutte le relazioni, può capitare che anche il legame tra schiavo e Padrona col tempo si deteriori. In tal caso, se esiste un contratto di schiavitù, è meglio scioglierlo di comune accordo, anziché cedere lo slave a un’altra Mistress senza nemmeno consultarlo. Può capitare, infatti, che lo slave non gradisca i metodi della nuova Padrona, troppo leggeri o troppo rudi, e che questa lo sottoponga ad un addestramento inadeguato, senza aver prima discusso insieme quali sono le pratiche a lui gradite e quali invece preferisce evitare. Infatti il corretto training di schiavitù permette proprio di stilare un programma di attività che comprenda l’elenco di tutte le cose che lo slave vuole o non vuole fare perché sono oltre il suo limite. E questo limite va sempre rispettato.

Intervista al master Max Hiketeia

Max Hiketeia

Max Hiketeia (in foto) è un Master di Roma e costruisce anche oggetti Bdsm, lo abbiamo intervistato e in allegato troverete anche una foto gallery delle sue creazioni.

INTERVISTA A MAX HIKETEIA

1- Cosa vuol dire essere Master?
Il Master è il Padrone, il Dominante, Master prima di tutto vuol dire AVERE IL CONTROLLO DELLA SITUAZIONE, mi spiego, non ci si improvvisa Master (l’ Sm è pieno di persone che si avvicinano ad esso perche pensano che sia più facile avere rapporti), Dominanti si è o non si è, avere il controllo della situazione significa non lasciare nulla al caso, essere attento e sapere cosa si sta facendo.

Essere sicuri di se, capire quando fermarsi e quando ricominciare, arrivare ad un pelo dal far pronunciare la safeword o il gesto concordato per interrompere il momento. Aiutare a superare i limiti della sottomessa, se deciso da entrambi. Significa anche prendersi cura della propria sottomessa o schiava, educarla a fare tutto quello che ti darà piacere, e non parlo solo della parte sessuale, anche se io sono uno di quelli che vive eroticamente 24/24, ma anche del rapporto di tutti i giorni.

Intervista a Ayzad

ayzad

Chi ama l’erotismo estremo non può non conoscere Ayzad, l’uomo che ha ideato e scritto il libro “BDSM – Guida per esploratori di erotismo estremo”. La sua creatura letteraria è diventata un punto di riferimento, un culto, un manuale a cui non se ne può fare a meno. Noi di Cooletto lo abbiamo intervistato.

INTERVISTA A AYZAD

1- Come nasce Ayzad e chi è?
Ayzad è uno pseudonimo che uso grossomodo dall’inizio del secolo. L’idea era quella di cercare un nome un po’ originale nella selva di nickname tutti simili che affollano il mondo del Bdsm sul Web… solo che non potevo prevedere gli attentati dell’11/9, dopo i quali tutti i nomi dal suono medio-orientale vengono guardati più con sospetto che con fascino. Oggi c’è ancora un sacco di gente convinta che sia un pericolosissimo mujaheddin che abita nel deserto!

In realtà sono solo un giornalista italianissimo. Sono nato nel 1969, vivo a Milano e ho una vita piuttosto normale – specie se si considera normale occuparsi di erotismo estremo, come spiego sul mio sito.

Stefano Laforgia ci parla di Alcova, il prestigioso negozio di Bdsm

alcova

Alcova è un negozio di Bdsm, situato a Roma e vende anche online. E’ una realtà tra le più importanti del settore, attrezzatissimo, e offre moltissima possibilità di scelta, da abbigliamento in latex, pvc, a frustini, flogger, corde, toys, accessori, stivali, scarpe, borse, collari, maschere e tanto altro. Stefano Laforgia è il proprietario di Alcova e Master di esperienza internazionale, io ho voluto porre a lui delle semplici domande  per conoscere meglio il suo mondo. Seguirà sotto una foto gallery di alcune proposte che troverete online al sito. Vi consigliamo di dare un’occhiata ai prodotti che offre questo negozio.

INTERVISTA A STEFANO LAFORGIA

– Quando è nato Alcova e cos’è?
Alcova è nato ufficialmente nel 2005 ed è il primo negozio di Roma specializzato in fetish e BDSM (Bondage Dominazione/Sottomissione Sadismo/Masochismo). Ma è anche molto di più, in questi anni abbiamo organizzato incontri, feste, corsi di bondage e siamo diventati il punto di riferimento italiano per tutti gli appassionati del genere fetish/BDSM. E da un anno e mezzo abbiamo realizzato un sito di ecommerce che sta dando grandi soddisfazioni.

L’importanza del collare nel BDSM

Il dare o ricevere un collare nel BDSM è un atto fortemente simbolico che lega profondamente il Dom al sub, e viceversa, pertanto questo rituale non deve essere trattato con leggerezza.
Il collare rappresenta un segno esteriore di proprietà consensuale, e in una relazione tra Master e slave, la parola consensuale è molto importante.

Nel BDSM il collare è l’equivalente di un anello di nozze, e la collarizzazione è come una cerimonia nunziale, e non la si può prendere alla leggera. Prima di dare o ricevere un collare bisogna discutere e assicurarsi di aver compreso pienamente la reale portata di questo impegno, non dimenticando che anche qui come nel matrimonio, negoziare talvolta è il fondamento per un rapporto gratificante e piacevole, ma soprattutto duraturo.

Né il Master, né lo slave devono sentirsi costretti a dare o ricevere un collare solo perché questo rituale fa parte del BDSM. Non si deve mai accettare un collare (o offrirne uno) prima di aver discusso e concordato pienamente la natura degli impegni che si stanno facendo gli uni agli altri.