Sesso e televisione: gli spot che in Italia non vedremo mai

Il lungo weekend di ferragosto ci suggerisce di scegliere per questo sabato qualcosa di divertente e leggero di cui parlarvi. Abbiamo quindi pensato di fare una piccola ricerca sulla rete riguardante tutte quelle pubblicità che qui in Italia, per motivi di “bigotteria” molto probabilmente non vedremo mai, o non abbiamo mai visto nel corso degli anni. Pubblicità ammiccanti e piena di doppi sensi in grado di suscitare un’euforica e completa ilarità alla visione.

Una menzione particolare meritano tutti quegli spot relativi alla pubblicizzazione di marchi di preservativi. In Italia quelle poche che sono riuscite a sbarcare in televisione sono sempre state caratterizzate da una sorta di “vedo non vedo” o da situazioni appena accennate. Giusto il necessario per farvi capire che si trattasse di un argomento inerente al sesso. Negli altri paesi, sia europei che d’oltreoceano, tutta questa pudica attenzione non esiste, o perlomeno il limite viene creato solo dalla pornografia.

Prendiamo ad esempio la pubblicità che vede una donna entrare dentro una casa e verificare insieme al suo agente immobiliare la sonorità dell’abitazione a suon di orgasmi: qui in Italia una pubblicità del genere non potrebbe mai vedere la luce. O ancora sempre per ciò che riguarda l’utilizzo dei preservativi e del sesso sicuro, la sexy hostess di origine orientale che all’interno dell’aereo mostra ai passeggeri come utilizzare i condom e come liberarsene dopo averli utilizzati.

Spot semplici ma espliciti che difficilmente troverebbero spazio nella nostra programmazione. Tra gli spot che vi presentiamo vi sono anche alcune pubblicità bannate da Stati come l’America e l’Inghilterra, solitamente molto aperte in materia di advertising e sesso. Ecco quindi la pubblicità che vede un ragazzo una ragazza beccati dei genitori ed il giovane ficcarsi in bocca il preservativo per masticarlo come un chewing-gum con tanto di palloncino, o la pubblicità del social network che punta a riunire sotto una stessa realtà le persone di religione ebraica attraverso la perdita del costume da parte di un’avvenente ragazza.

Ma a vincere, a nostro parere, il premio come miglior spot mai censurat(senza dubbio), è quello delle caramelle Skittles. Guardare per credere.

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