Racconti Erotici: Linee Sexiste

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Hai voluto farmi una sorpresa, forse perchè ti sei accorto delle mie linee. Sono sempre la stessa, ma tu non hai mai voluto vedermi come un desiderio infiammato. Nonostante ti avessi manifestato la mia voglia di osare, di esplorare, di tingermi di peccato, tu, mio prediletto compagno, forse di vita, non hai mai pensato di usarmi di vitalità, forse per vergogna, forse per paura. Ma ora sei deciso e ti sento eccitato. Sei ritornato a casa sicuro di te e pieno di speranza, folle della tua eccitazione. Hai comprato delle manette e mi hai ordinato di vestirmi da porca. Accontentare il mio uomo è una bellezza che scalpita, la passione non si spegne se dai i giusti colori. Mi hai detto di fare in fretta che l’orgasmo non avrebbe aspettato molto.

Eccomi, vestita di autoreggenti, tacchi, un vestitino cortissimo e truccata da donna vogliosa di essere dominata. Inizio a fare uno spogliarello davanti ai tuoi occhi, tu, già nudo di necessità, mostri il tuo duro alla mia densa palpitazione. Mi tocco e mi masturbo da infuocata amante, e accorgendomi del tuo limite, inizio a modellare la tua arma che viene del primo round. Avverto un sapore diverso nell’aria, c’è differenza tra essere moglie e amante, lo sento. Ora io sono moglie e amante.

Inizi a esplorare il mio corpo con i tuoi tocchi e la tua lingua, e senza accorgermene, mi metti la manette, nuove di vibrazioni. Mi piace, ti adoro sempre di più, vorrei che questo momento non smettesse di agire. Mi porti a letto e mi bendi e da dietro infili il tuo duro che entra nella mia morbidezza, hai il ritmo di un potente rifugio, mi prendi per i capelli, come un fantino fa con il suo puledro. Ascolto anche parole che da te non mi sarei mai aspettata, ma tutto questo teatrino è arrogante e affabile. Deliziosa è questa sceneggiatura che di nascosto hai scritto per noi, lodevole di pregio mi inondi. Continui il tuo spingere con malvagia ansiosità, domini di cruenza e io godo, godo di essere straziata da te. Mi sculacci e dannato continui ingordo. Devi farmi capire che tu sei il mio solo e unico uomo, come io sono la tua sola e unica donna.

Di scatto mi giri, distesa sul letto, sento il tuo corpo sopra il mio, con le mie gambe aperte e la mia “Testa Rossa” bagnata e pronta ad accoglierti. Entri dentro e non riesci più a fermarti, vorrei tanto vedere la tua espressione. Mi insulti, non ragioni più, non ti riconosco più. Conoscere questa parte di te, è la mia luce che mai vorrebbe lasciarti. A tratti sento dolore, quella passione che diventa instabile di piacere, e le gocce di sudore sembrano essere ferite di sangue. Gli ultimi colpi sono scintille di arcobaleni e il nostro orgasmo arriva puntuale per tutti e due. Sento il tuo sospiro che quasi soffoca e tutto il tuo peso che non lascia filtri di aria. Spero che questo tuo regalo non sia l’unico e che tu abbia voglia di continuare, ancora e ancora…

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