Nude House: l’azienda dei nudisti

Addio giacca e cravatta, tailleur soffocanti e tacchi alti: alla Nude House si lavora nudi come mamma ci ha fatti. Nasce a Londra la prima azienda per nudisti, una realtà lavorativa pronta a inserire nel proprio organigramma tutti coloro che siano disposti a spogliarsi dei soliti abiti e lavorare davanti a un pc senza alcun indumento.

L’azienda è sita a Backinghamshire e tra le mura dei suoi uffici si nascondono segretarie compite e svestite, pronte a presentarsi ogni giorno senza abiti e a lavorare per ben otto ore al giorno senza batter ciglio (e indossare mutande).

Ma di che cosa si occuperà mai l’azienda Nude House? Abbiamo visitato il sito web ufficiale e abbiamo scoperto che le impiegate, e gli impiegati, della Nude House offrono a tutti i loro clienti prossibilità di acquisto e investimento, offerte cedute on line o tramite contatto telefonico. Confusi compiti amministrativi ed economici a parte, l’azienda pubblica on line alcune regole utili a invogliare nuovi dipendenti all’accettazione dell’offerta di lavoro.

Gli uffici dell’azienda, come spiega la Nude House, sono stati concepiti per ospitare donne e uomini di età diverse e di avere lo spazio utile al movimento libero e al benessere di ogni individuo. Per questo motivo, tutte le stanze assicurano una riscaldamento interno superiore ai 20 gradi centigradi e una pulizia asettica per permettere a tutti i lavoratori di potersi denudare senza rischiare allergie, irritazioni e infezioni. Disgustoso? Sì, ma anche incredibilmente voyeuristico. Dalla sua nascita, sono molti i dipendenti che hanno fatto richiesta di assunzione e molti ancora sono ricercati dall’azienda.

Ma voi lavorereste mai in un’azienda per nudisti? Lascereste mai che i vostri glutei si incollino a un sedia foderata nell’afoso caldo estivo? Vi piacerebbe lavorare fianco a fianco con il vostro collega di lavoro che, invaso da una peluria animale, bagna i vostri post it e le risme di carta A4 per la stampante della vostra postazione con una pioggia di sudore?

Photo Credits | Thinkstock

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