Kamasabile, guida al sesso per i disabili

Il sesso è per tutti. Persone di ogni età, cultura, ed anche condizione fisica. Troppo spesso si associa il discorso disabilità ad una sorta di “impossibilità” a divertirsi in maniera adeguata ed avere una relazione sessuale soddisfacente. Niente di più sbagliato. Mai scoraggiarsi, c’è chi ha messo il punto sulla questione e lo ha fatto tramite il “Kamisabile”, una sorta di kamasutra per disabili. La sua uscita non è recente, ma non per questo non più valida, anzi.

Perché inutile dirlo, spesso in maniera erronea anche professionisti della salute hanno parlato di diritto alla sessualità. Bruno Tescari, presidente della Lega Arcobaleno e vicepresidente della Federazione italiana superamento handicap (Fish), stanco di sentir dire questo ha trovato la maniera di spiegare quanto in realtà di debba parlare di “diritto al sesso“.

Scrisse qualche tempo fa:

Mi sento offeso e molto seccato quando nei convegni intervengono, come relatori, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, operatori ed esperti vari, che parlano della sessualità dei disabili. Ci mettono sotto il vetrino della loro scienza e concludono immancabilmente con “Anche i disabili hanno diritto alla sessualità! La sessualità è una caratteristica naturale degli esseri viventi – compresi i disabili – strettamente connaturata sin dal momento della nascita. Ed allora, non parlate, Signori esperti, di diritto alla sessualità; semmai, di diritto al SESSO!

Parole sante. E non pensate che il sesso fatto da un disabile non sia in grado di procurare al proprio/a partner un orgasmo di quelli con il botto: cadreste nel qualunquismo più becero. Il problema, se così lo si vuole definire sta nella necessità di trovare la giusta posizione, superando i limiti che il corpo impone. Nulla di più.

E’ per questo che Tescari ha composto il libro “Accesso al sesso – il kamasabile” , raccogliendo le esperienze dirette di disabili fisici e dei genitori di alcuni disabili psichici. Creando un quadro abbastanza chiaro della situazione. Di come il primo approccio sia magari di imbarazzo per la propria condizione, fino ad arrivare, con un po’ di inventiva ad un rapporto sessuale soddisfacente per la coppia, buttando nello sciacquone qualsiasi pregiudizio.

Immagine post: Nip/Tuck

Condividi l'articolo: