Donne e spot, quando il sesso fa vendere di più

Ha fatto scalpore l’invito pubblicato sul quotidiano l’Unità a segnalare pubblicità offensive nei riguardi delle donne. Tutto è partito dallo slogan “Montami a costo zero” di un manifesto attaccato per le vie di Milazzo. Nel manifesto, per pubblicizzare il montaggio di pannelli fotovoltaici, veniva mostrata una donna nuda, ripiegata in modo da suggerire una posizione sessuale tra le più note. Da qui lo scandalo e l’invito a segnalare altre pubblicità considerate offensive nei confronti delle donne.

I manifesti incriminati sono tantissimi, e spaziano dalle pubblicità di auto a quelle degli amari. Da qui il sospetto che i creativi italiani siano tutti dei maniaci. Ma ne siamo proprio sicuri? Se esistesse una classifica mondiale delle pubblicità zozze, l’Italia non si classificherebbe nemmeno fra i primi cinque posti. Almeno questa è la mia impressione dopo aver visto quello che combinano in altri paesi. Che dire, ad esempio, del video promo della SEAT Beach Volley? Queste simpatiche cheerleaders faranno impennare le vendite di automobili oppure no?

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