Arredo sexy con i mobili a luce rossa di Philippona

Mario Philippona ha una faccia simpatica e un sorriso affascinante, da scanzonato casanova. D’altronde, questo designer e scultore olandese, non ha mai nascosto la sua passione per le donne. Ex falegname e appassionato lettore di Playboy, Philippona ha voluto unire nel suo lavoro il grande amore per il legno e per le donne, ed ha creato un’oggettistica erotica senza precedenti.

Per il nostro artista, il corpo di una donna, con le sue curve, le sue morbide rotondità è un’autentica opera d’arte, tanto da usarlo come modello per i suoi mobili sexy, con i quali ha creato una linea di arredamento chiamata sexy furniture, tutta ispirata al corpo femminile, che nel legno viene riprodotto fedelmente. Infatti i suoi mobili/scultura sono spesso il frutto di incontri che lasciano il segno. È il caso di Boobycase, stimolante mobile bar pensile, ispirato “a suo dire” al seno extra-large di una sconosciuta incontrata per caso in una sauna.

“Siediti sulla mia schiena” invece potrebbe essere il divertente invito del padrone di casa alla vista di una 4Legs, la provocante sedia a sdraio che il designer ha progettato ammiccando stavolta all’estetica fetish. Lo schienale infatti è composto da un bel paio di lunghe gambe tenute insieme da una strettissima gonna di pelle nera che si può rendere ancora più attillata grazie alle stringhe regolabili che ne delineano lo spacco.

Philippona utilizza modelle in carne ed ossa per le sue creazioni, dalle quali ricava dei calchi in gesso a grandezza naturale.

Il corpo di una bella rappresenta l’architettura perfetta

afferma l’artista, ed è difficile dargli torto. Se la bellezza è qualcosa che dà piacere ogni volta che si guarda, allora Philippona ha tradotto la bellezza in forma di mobile. Sarà per questo che l’arredamento sexy piace, e poco a poco conquista non solo i designer ma anche le masse.

Sul suo sito sono già in commercio le poltrone a forma di fallo o i soffici seni-puff dove abbandonarsi e allontanare le tensioni di un’altra dura giornata di lavoro. Per il momento, nessuno si è offerto, invece, di produrre su scala industriale lo stravagante sofà a forma di vagina, realizzato in morbida stoffa sui toni del rosa, dall’allievo di una scuola d’arte di San Francisco.

Peccato davvero, perché nella mia camera da letto ci starebbe d’incanto!

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