Sperma, come migliorare il sapore dello sperma

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Come migliorare il sapore dello sperma? Siamo qui per voi. Comprendiamo che forse non sarà una domanda ricercata da tutti, ma noi ci teniamo a darvi sempre il meglio e scommettiamo che a qualcuno di voi questa informazione tornerà sicuramente utile. Come dare al bianco un sapore decente se siete inclini all’ingoio?

Non siate timidi, qui su Cooletto di fellatio abbiamo parlato probabilmente in qualsiasi declinazione possibile. Per questo oggi vogliamo concentrarci sul sapore dello sperma per coloro che fanno venire il proprio uomo nella bocca senza sputare il seme o lasciarselo colare addosso. Non sempre questo ha un buon sapore e molto è dovuto alle abitudini alimentari di colui al quale il sesso orale viene praticato.

Quindi bisogna modificare la propria dieta dando spazio a quei cibi che si sa (si presuppone per esperienza diretta, non vogliamo approfondire momentaneamente la questione, N.d.R.) diano allo sperma un buon sapore. Va bene che è una fonte proteica ottimale, ma di certo è preferibile mandar giù qualcosa che se non è gusto, almeno possa contare su un sapore accettabile. Ecco quindi per voi un elenco dei cibi che migliorano tradizionalmente il sapore del bianco:

  • ananas
  • kiwi
  • menta verde
  • succo di mela
  • prugne
  • nettarine
  • arance
  • limoni
  • pompelmo
  • the verde
  • zenzero
  • prezzemolo

Come potete vedere dall’elenco si tratta di frutta, erbe aromatiche e spezie. Alcune di esse come lo zenzero sono anche conosciute per essere degli ottimi afrodisiaci. E’ come se tali alimenti “rinfrescassero” gli organi riproduttivi, in ogni senso, dando modo ai testicoli di produrre dello sperma buono in composizione e sapore.

Evitate carni rosse e pollo, spinaci ed asparagi: rischiamo di dare un cattivo sapore alla vostra produzione e se il vostro intento è quello di essere oggetto di un bel po’ di gioco con la bocca nelle parti intime, è meglio giocare tutte le vostre carte in maniera adeguata. Un orgasmo val bene un po’ di attenzione nel mangiare, no?

Photo Credit | Thinkstock

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