Beati e Bannati, amore e sesso su Facebook

Attualmente più di un miliardo di persone naviga su internet almeno una volta a settimana. I motivi sono sempre gli stessi: si va in cerca di informazioni, di notizie, di nuove amicizie, di conforto, ma soprattutto si cerca sesso online nei canali porno ma anche su social network come MySpace o Facebook. Se Facebook fosse una nazione probabilmente dominerebbe il mondo, ma una cosa è certa, già oggi Facebook domina il nostro mondo sentimentale e sessuale, perché ha cambiato le regole delle relazioni e le ha arricchite di spunti emotivi, colmando un immaginario erotico forse troppo carente.

Il libro Beati e Bannati (Giulio Perrone Editore), è scritto da Bea Buozzi con mano divertente e feroce. La storia ondeggia tra chick lit, feticismo soft per gli appassionati del tacco a spillo, e indagine sociologica sul galateo erotico dei social network, in questo caso di Facebook. Una questione spinosa, proprio perché la distanza, il “virtuale”, abbatte non tanto il comune senso del pudore ma soprattutto la nostra concezione di colpa. Tutto è lecito, tutto ci è concesso perché niente è reale? Falso. E a smascherare questa bugia ci pensa proprio l’alter ego dell’autrice, protagonista del libro.

Affacciatasi per caso, e per gioco, sulla piazza virtuale di Facebook, Elena, affascinante PR milanese, si trova a fare i conti con le avance di GS, famoso scrittore che dietro lo schermo del computer seduce le sue ammiratrici, fino a farle innamorare. Anche Elena si ritrova prima innamorata e poi tradita, da qui la voglia di vendicarsi. Ma come? Assumendo una falsa identità, un avatar seducente, e trascinando il suo ex nelle maglie di quella stessa Rete che l’aveva intrappolata, per metterlo ai suoi piedi, anzi sotto i tacchi delle sue scarpe.

Provo un brivido se maneggio spilli di vernice siglati da pugnali metallici. Le tengo ordinate. Divise a settori. Mocassini da giorno, peep shoes per sedare l’eccentrica che c’è in me, strutturate zeppe per abitini impalpabili, stivali di ogni foggia e altezza. Fino alla punta di diamante: un paio di Louboutin, in edizione limitata. Tre centimetri di plateau che alleggeriscono un tacco quattordici cosparso di cristalli dalla caratura imponente.

Ma non fate l’errore di giudicare Beati e Bannati come una facile lettura da ombrellone. Il libro smaschera perversioni ed appetiti sessuali, spesso illeciti, da cui nessuno è al sicuro: gente comune ma anche scrittori, critici, e giornalisti affermati. Un vademecum erotico e chic per chi ancora si difende dietro la frase «Tanto Facebook è solo un gioco».

Ordina Beati e Bannati di Bea Buozzi.

Vai al blog dell’autrice.

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