Barbie, giocattolo sadomaso

Non la trovi sugli scaffali dei negozi ma è già polemica per la nuova versione della Barbie che la Mattel, la casa produttrice della famosa bambola e di altri giocattoli per bambini, ha dedicato ora agli adulti. La Barbie Black Canary prende il nome e il look da un personaggio dei fumetti degli anni ’40, Black Canary della DC Comics appunto, una super-eroina senza super-poteri che combatte il crimine con le arti marziali. A questo punto è lecito pensare all’ennesima versione del famoso giocattolo, reinventato ora per la nuova generazione… Peccato che stavolta si rischi di tirare su una bella generazione di feticisti, e la colpa è tutta del look smaccatamente “fetish” della bella bambolona bionda.

In America sarà in vendita a partire da questo autunno, intanto continuano a fioccare le proteste per la Barbie sadomaso. «Latex, stivaloni e calze a rete la fanno sembrare una donna di strada» hanno tuonato le associazioni dei genitori, e i membri del gruppo religioso Christian Voice si sono scagliati contro la Mattel per aver creato un giocattolo “troppo perverso” che evocherebbe rapporti malati, e danneggiare così la psiche dei bambini.
Detto così suona un tantino esagerato, non è vero? In fondo la bambola Barbie è sempre stata un simbolo sessuale di tutto rispetto, con quelle gambe lunghissime, i seni enormi, e quel sorriso indelebile sulla faccia, che farebbe la felicità di ogni uomo. Non ne siete ancora convinti? Allora date pure un’occhiata al sito Fetish Dollies creato dell’artista inglese Nancy Farmer. Dentro ci troverete ancora la Barbie, quella vecchio stile, ma in una veste tutta nuova: sadica dominatrice, schiava del bondage, oppure paladina del sesso a tre. Una passione di plastica che diventa dissacrante quando la Farmer la immortala nei suoi filmini, trasformandola in un mito del porno insieme al suo eterno fidanzato Ken.
E pensare che da piccola, immaginavo per Ken, il biondo Ken, l’abbronzato Ken, il palestrato Ken, un radioso futuro da icona gay!

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